08 novembre 2019
SALUTE E TERRITORIO

40° FIERA DEL PORRO DI CERVERE - INTERVISTA AL CONSORZIO

Come è nato e cresciuto? Quali le novità in vista? Scopritelo leggendo l’intervista.

Convegno Porro Cervere 2019

Siamo lieti di ospitare un’intervista al Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Porro di Cervere, in vista della grande Fiera del Porro che inizierà domani, sabato 9 novembre, per terminare il 24 novembre 2019.

 

  1. Quando e come è nato il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Porro di Cervere?
    Il Consorzio per la Valorizzazione e Tutela del Porro è stato costituito a Cervere l’undici novembre 1996 da 21 soci produttori. Ora i soci produttori sono 39, oltre a due soci istituzionali, ovvero la Provincia di Cuneo e il Comune di Cervere, e tre soci Clienti che trasformano il prodotto e commercializzano alimenti a base di porro Cervere.
  2. Dal 9 al 24 novembre ci sarà la 40^ Fiera del Porro di Cervere, quali sono i preparativi e le aspettative per questa storica edizione?
    È senz’altro una data significativa che comporta riflessioni su quanto è stato fatto e sui progetti per l’avvenire. All’inizio degli anni ‘80, il Porro, ortaggio povero e quasi in via di estinzione, veniva venduto senza troppe formalità a circa 500 Lire il mazzo (3 Kg circa), con soli 25 produttori rimasti a produrlo, tutti anziani. Oggi i soci produttori sono 39 e la superficie di coltivazione è passata a circa 6 ettari. Il Porro di Cervere, in questi anni, ha raggiunto la dignità di varietà da seme e va letteralmente a ruba, tanto che a dicembre la produzione è quasi sempre esaurita. Dal 2005, si trova sugli scaffali della grande distribuzione e il prezzo ha raggiunto i 7 Euro ogni fascio da 3 kg. Oggi il Porro garantisce un’entrata sicura per il sostentamento di una quarantina di famiglie Cerveresi. Ovviamente l’obiettivo non è certo quello di accontentarsi dei risultati raggiunti ma di ampliare la superficie di coltivazione, favorire l’ingresso di soci giovani, ampliare il mercato oltre i confini del Piemonte e portare i porri di Cervere in tutta Italia. Un numero sempre maggiore di potenziali consumatori ci chiede dove può acquistare i porri oltre i confini di Piemonte e Liguria ma, in questo momento, non abbiamo possibilità. Ovviamente tutto ciò richiede costi di investimento non indifferenti: pochi mesi fa è stata presentata istanza per il riconoscimento europeo dell’Indicazione Geografica Protetta, quando accordata sarà possibile far fronte a questi investimenti accedendo a possibili finanziamenti europei. Questo percorso di crescita negli anni è stato sempre incoraggiato dalla Banca di Credito Cooperativo di Cherasco che, da subito, ha creduto nel Consorzio e sostenuto economicamente tutte le sue iniziative a vantaggio della produzione.
  3. Qual è il grado di diffusione e di commercializzazione in Italia o all’estero?
    Attualmente il porro di Cervere è commercializzato in Piemonte e in Liguria.

 

Vi aspettiamo quindi dal 9 al 24 novembre a Cervere e vi invitiamo a visitare il sito della manifestazione per conoscerne l’ampio programma.

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