BOOM! INTERVISTA AL CURATORE DELLA MOSTRA FLAVIO RUSSO
Siete già andati a visitare la mostra "Boom! Italia 1950-1966. I vent'anni dell'entusiasmo", all'interno del Palazzo Salmatoris di Cherasco? Ne avete sentito parlare ma ancora non ci siete ancora andati? Vorreste rivivere quel periodo storico.. o vi piace semplicemente il vintage? Questa mostra fa per voi! Abbiamo il piacere intervistare sul nostro blog il curatore della mostra stessa: Flavio Russo! Cosa aspettate a leggerla?
Perché questa mostra?
Perché i vecchi ricordino e perché i giovani sappiano. Perché vecchi e giovani insieme trovino la forza per uscire dall’attuale palude, per rifondare un nuovo boom di speranza, creatività e intraprendenza personale.
Ci sono moltissimi cimeli risalenti agli anni del boom: come li avete trovati?
Mediante una attenta ricerca, lungo un' ampia rete di collezioni, anche museali, di importanza nazionale, alle quali si sono aggiunti prestiti particolari dalle fonti più impensabili. Naturalmente sono presenti molti oggetti provenienti dal mio archivio privato! Colgo l'occasione per ringraziare i nostri preziosi prestatori: Amici della Lirica di Bra, Amici di “Italia’61”, Associazione “Alec Gianfranco Alessandria” - Alba , Biblioteca Arcivescovile di Torino, Biblioteca Civica di Bra, Bottega Ranzani, Cicolini Marco – Libreria Antiquaria Piemontese - Torino, Hockey Club Bra, Gruppo Miroglio – Alba, Il Lavatricista, M.C.B Moto Retrò Fossano, Museo Abet Laminati, Museo della Bicicletta, Museo del Giocattolo, Museo Lavazza, Museo della Scrittura Meccanica, Collezione Pascale di Cuneo, Sci Club Bra, Tennis Match Club Bra, La Soffitta di Daniela Gramaglia.
Quanto tempo ci è voluto per mettere a punto la mostra?
Abbiamo impiegato un anno intero per la composizione definitiva della mostra e, solo negli ultimi giorni, si sono aggiunti importanti reperti! La mia personale ricerca dura dal 1968, quando decisi che un giorno avrei raccontato gli anni della ricostruzione postbellica dell’Italia. L’allestimento pratico ha richiesto quindici giorni di intenso lavoro da parte di un gruppo di persone, “testimoni narranti”, coadiuvate dal personale tecnico del Comune.
Come è strutturata la mostra?
Il percorso narrativo è segnato dalle splendide tavole della Domenica del Corriere e del Corriere dei Piccoli, dalle prime pagine de La Stampa e dalle locandine dei film. La mostra ricrea con pezzi d'epoca ambienti come la casa, l’ufficio, la scuola; presenta giocattoli, libri e fumetti e racconta lo sport e la moda di quegli anni. Si parla anche di Concilio Vaticano II e di Italia ’61! Un posto importante occupano i mobili disegnati da Ettore Sottsass, le macchine da scrivere e i computer Olivetti, le opere d’arte, gli elettrodomestici, i manifesti e le targhe pubblicitarie, firmati da Armando Testa e Joe Colombo.
Perche visitarla?
E’ l’occasione per rivivere un’epoca in tutti i suoi aspetti, lieti o dolorosi ma comunque colorati, fiduciosi, produttivi. Una mostra colta e popolare insieme, non priva di aspetti divertenti e curiosi. Fino al 16 giugno: poi, ogni cosa tornerà alla sua sede. Per rileggere il boom non resterà che lo splendido catalogo elaborato da Paolo Barge, di Stampatello, ispirato ai miei racconti su quegli anni leggendari.
Per info sulla mostra seguiteci sulla nostra pagina Facebook o contattateci via mail: mostraboom19@gmail.com