INDUSTRIA 4.0, COSA C'È DA SAPERE?

Intervista a Davide Abellonio, Socio Amministratore dello Studio albese Finanza & Impresa

Consulenza
13 agosto 2021
CREDITO | 

Abbiamo chiesto a Davide Abellonio, Socio Amministratore dello Studio albese Finanza & Impresa, di spiegarci come funziona il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali.

 

È infatti in continua crescita l’interesse in merito agli incentivi previsti dal MISE – Ministero dello Sviluppo Economico per l’ammodernamento dei macchinari ed impianti definiti Industria 4.0.

 

 

Davide, a che cosa serve il credito d’imposta 4.0?

La misura è volta a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive presenti sul territorio nazionale.

 

Ci teniamo tuttavia a segnalare quanto sia fondamentale non sottovalutare gli adempimenti che questa opportunità prevede preparando l’azienda a eventuali controlli previsti dall’Agenzia dell’Entrate.

 

Quali sono i vantaggi?

È importante tener conto innanzitutto che tutti i beni strumentali aziendali godono di un credito d’imposta che varia dal 10% al 50% a seconda della tipologia di investimento effettuato e dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Siamo a conoscenza che molte aziende produttrici di questi beni hanno applicato nuove tecnologie abilitanti a predisporre i propri macchinari per beneficiare del contributo massimo previsto dalle agevolazioni, tuttavia è opportuno verificare alcuni elementi fondamentali al fine di evitare l’utilizzo indebito di un credito non spettante.

 

Consigliamo vivamente di sfruttare il servizio di consulenza a disposizione dei clienti di Banca di Cherasco al fine di ricevere le istruzioni operative per la verifica dei requisiti previsti dalla normativa, nonché la procedura formale da seguire e la documentazione necessaria da esibire in un eventuale controllo dell’Agenzia dell’Entrate che potrà avvenire fino a 8 anni dopo l’utilizzo del credito di imposta.

 

La normativa di riferimento risulta infatti in continua evoluzione e si sconsiglia di sottovalutare gli aspetti formali previsti apponendo una semplice dicitura sulle fatture di acquisto.

 

 

Come si pone Finanza & Impresa?

L’approccio di Studio Finanza & Impresa si basa sul coinvolgimento attivo di tecnici terzi rispetto alle aziende venditrici in grado di evidenziare le criticità prima dell’acquisto del bene, consulenti in grado di fornire indicazioni da seguire in tutte le fasi e propone la creazione di un dossier documentale che riunisca tutti gli elementi utili a memoria dell’azienda per il momento del controllo finale.

 

 

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