Domenica 14 maggio al Castello di Racconigi l'Assemblea di Banca di Cherasco
I festeggiamenti per i 60 anni dalla fondazione di Banca di Cherasco hanno coinciso con uno dei bilanci migliori di sempre, insieme a una crescita consistente di tutti i principali indicatori economici dell’Istituto di Credito Cooperativo che opera nelle province di Cuneo, Torino e Genova. Il bilancio 2022 sarà sottoposto al voto dei Soci in un’Assemblea decisamente particolare, in programma domenica dalle 10,30 in uno degli angoli più suggestivi - e raramente aperti al pubblico - del Castello di Racconigi: gli edifici in stile neogotico delle Serre reali e della Margaria.
Sono oltre mille i partecipanti attesi domenica all’Assemblea ordinaria, con inizio delle registrazioni a partire dalle 9 e lavori assembleari al via alle 10,30. Sono 8 i punti all’ordine del giorno che i Soci dovranno votare, tra cui il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale: i componenti (che nel Cda passeranno da 7 a 9) resteranno in carica per tre anni.
Tra i dati del bilancio dell’anno scorso spicca l’utile ante imposte (6,25 milioni euro, raddoppiato rispetto al 2021) per una raccolta complessiva di 1,3 miliardi e masse amministrate per 2 miliardi. Il numero dei Soci da pochi mesi ha superato quota 16 mila e il total capital ratio (rapporto che indica la “solidità patrimoniale” dell’istituto) è al 20,2%.
“Dopo tre anni avremo di nuovo il piacere di incontrare e confrontarci son i Soci – dice Giovanni Claudio Olivero, presidente uscente che si candida per riconferma con tutto il CdA -. Per il ritorno, finalmente in presenza, dopo l’appuntamento ormai lontano del 2019, abbiamo scelto un luogo speciale anche per dare un messaggio concreto di attenzione al territorio. In un momento di crisi generalizzata la nostra Banca ha consolidato il suo ruolo dentro le comunità e sul territorio. L’ha fatto non occupandosi meramente di questioni economiche, ma delle persone e delle aziende, seguendone i bisogni e i sogni. Siamo una “Banca di relazione”, che dà risposte concrete alle esigenze di correntisti, famiglie, imprese, artigiani. E lo fa anche in città e paesi dove altre banche, magari più grandi, scelgono invece di chiudere le filiali”. Sul passaggio da 7 a 9 componenti del CdA Olivero aggiunge: “I due amministratori in più sono necessari per consentire al Consiglio di svolgere al meglio i suoi compiti, tenendo conto delle accresciute tematiche di cui dovrà occuparsi: una governance che tenga conto della sostenibilità ambientare e sociale e le complesse normative legate all’antiriciclaggio”. Marco Carelli dalla primavera 2022 è il Direttore Generale di Banca di Cherasco e conclude: “C’è soddisfazione per un anno importante che ha visto realizzato il percorso di rafforzamento patrimoniale e ha messo al centro dell’attenzione le persone, ovvero i Soci, le loro aziende e i 170 collaboratori. Il 2022 si è concluso con un risultato finale che definirei “equo”, in linea con lo spirito cooperativistico di che caratterizza la nostra Banca e in totale sintonia con la Carta dei Valori che guida le nostre azioni e decisioni ogni giorno”.