Banca di Cherasco aderisce alla “Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili"

L'impegno sul territorio e le iniziative di sensibilizzazione all'estero per cercare "alleanze per la transizione energetica"

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Venerdì prossimo, 16 febbraio, torna la “Giornata nazionale del Risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili", promossa dalla trasmissione “Caterpillar” di Rai Radio 2: fino a due anni fa l’evento nazionale per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse si chiamava “M’illumino di meno”.

 

Come tradizione aderisce anche Banca di Cherasco, insieme alle altre Banche di Credito Cooperativo, con l’impegno a “mantenere” quanto scritto nell’Articolo 2 del nostro Statuto, promuovendo azioni a favore dello sviluppo sostenibile, dell’educazione ambientale, della tutela del paesaggio. Ma l’adesione quest’anno ha un significato ulteriore per la Banca nata a Cherasco 62 anni fa, che ha deciso che il 2024 sarà “l'anno della sostenibilità” mettendo al centro le tante e trasversali sfide Esg, ovvero l'attenzione ad ambiente, sociale e governance secondo i principi di equità e trasparenza: una scelta strategica chiara, voluta da Direzione Generale e Consiglio di Amministrazione, per promuovere lo sviluppo del territorio, una crescita equilibrata della comunità e una fiducia crescente nelle relazioni, come riportato anche nella Carta dei Valori del Credito Cooperativo.

 

Venerdì le 26 filiali di Banca di Cherasco nelle province di Cuneo, Torino e Genova aderiranno all'iniziativa con l'abbassamento della temperatura negli uffici, lo spegnimento dove possibile delle luci durante la giornata e delle insegne per la serata e nel fine settimana.

 

L’evento si celebra nel giorno in cui, nel 2005, entrò in vigore il protocollo di Kyoto, uno dei primi trattati internazionali per contenere il surriscaldamento globale. In questa edizione si è deciso di guardare ancora più lontano e l’associazione Federcasse ha preparato un decalogo (“Banche di Credito Cooperativo. Sviluppo sostenibile senza confini”) con consigli utili per la diffusione "di una sana e sostenibile cultura ambientale, anche quando siamo in viaggio": dalla preparazione di una “valigia ecosostenibile” alla preferenza per i mezzi di trasporto meno impattanti, poi l’uso di biglietti elettronici, la scelta di strutture ricettive ecofriendly, fino alle “buone pratiche” per riciclare, ridurre i consumi, sostenere i prodotti a km zero ed evitare il sovraffollamento turistico, oltre a promuovere il risparmio energetico.

 

Federcasse e Banca di Cherasco aderiscono da 16 anni all’iniziativa e il tema scelto per quest’anno è “No borders” (senza confini), ovvero l’idea di proporre una “transizione energetica da intraprendere collettivamente: l’aria, gli oceani, le montagne, le foreste non hanno confini e vanno difesi con un cambiamento che deve essere globale”.

 

L’invito della trasmissione radiofonica “Caterpillar” è rivolto a cercare “alleanze” internazionali nell’adesione all’iniziativa e guardando oltreconfine sono diversi i progetti internazionali delle Banche di Credito Cooperativo che hanno al centro lo sviluppo sostenibile, inclusivo e capace di ridurre le disuguaglianze. Ad esempio “Microfinanza Campesina in Ecuador” che Banca di Cherasco sostiene dal 2005, con un contributo rilevante (200 mila dollari erogati lo scorso anno). Negli anni i finanziamenti di Banca di Cherasco, insieme ad altre realtà di tutta Italia del credito cooperativo, si sono trasformati in nuovi allevamenti, piccoli laboratori e fabbriche, nuove case e negozi. Tutti i finanziamenti sono stati restituiti a scadenza: un risultato importante perché la microfinanza si rivolge a chi in genere non è considerato “solvibile”, perché privo di garanzie.

 

Marco Carelli, Direttore Generale di Banca di Cherasco, spiega: “Un progetto che abbiamo deciso di sostenere perché fondato su un rapporto tra pari, partendo dalla fiducia nelle persone e nella rete locale delle cooperative di risparmio e credito. Un’iniziativa che è anche uno dei modi con cui si concretizza la funzione sociale ed educativa del credito cooperativo: unire razionalità economica, finalità mutualistiche, crescita sostenibile. Un credito che è “micro” solo per gli importi, perché responsabilizza le persone, funziona se è partecipato, mette al centro la dignità di donne e uomini".